giovedì 3 marzo 2011

Air France e i ladri di valigie

Miei cari Mabastini, vi voglio raccontare la disavventura di una mia affezionata lettrice, che mi ha chiesto di fare un bel Mabasta su quello che le è accaduto. E vuoi che io non colga l’occasione?
Vacanza a Parigi: quei magici 3 giorni di relax che ogni tanto ci si concede, in un luogo che fa sognare. Città artistica, baguette e boutique. Si fanno acquisti, si mangiano crepes e si dice Bon jour monsieur. Poi si prende l’aereo e si torna a casa. Un diretto Parigi-Genova. Il volo è corto, giusto il tempo di un pisolino fra le nuvole e si atterra.
Ma la valigia è ancora a Charles De Gaulle. Persa. Smarrita. Scomparsa. Parte la denuncia, ecco le rassicurazioni: sarà qui col prossimo volo, nessun problema. Ma l’aereo successivo atterra, e anche l’altro, e decine di altri ancora, ma niente valigia. 30 giorni esatti di attesa. Perché a Parigi la gestione bagagli è fuori controllo. 40.000 smarriti dopo Natale, una media di 20.000 al mese nelle tratte da Charles de Gaulle verso l’Italia. Figuriamoci nel mondo. E volevano comprare l’Alitalia questi disgraziati, che non hanno gli occhi per piangere.
Comunque la mia mabastina va a ritirare tutta contenta la valigia, visto che ormai aveva perso ogni speranza. Eccola lì, sì è lei. La solleva e un sottile dubbio le si insinua nella mente. Il dubbio diventa ansia. Pesa come un foglio di carta velina. La apre. Vuota! Manco le mutande sporche avevano lasciato. I collant smagliati. Niente. La desolazione e lo smacco, visto che la fodera all’interno è tutta strappata. Ci mancava solo che ci mettessero un bel biglietto con scritto “surprise”!
E noi che ci lamentiamo dei furti a Malpensa. A Charles De Gaulle c’è una vera e propria organizzazione criminale per alleggerire i passeggeri. Roba da far sbiancare di invidia i più grandi camorristi, che i mafiosi vanno a chiedere consigli, che la ndrangheta sta facendo da loro un workshop per poi applicare le tecniche di sparizione alle persone.
Le valigie si smaterializzano,  letteralmente nel nulla. Non si sa in che deposito siano, né perché siano state smarrite nei voli diretti, che praticamente è impossibile. E’ tutto orchestrato ad arte per poter ispezionare con calma i bagagli e rubare alla grande. E con immenso disprezzo, per giunta, perché non vedo il motivo di non lasciare nulla. Prendi quello che vuoi, bastardo, ma molla il resto. Ormai c’è da tremare ogni volta che si deve partire con Air France spedendo qualcosa. E scusatemi, lo so che è passato del tempo e abbiamo fatto una figura barbina in Sud Africa, ma un piccolo elogio a Materazzi lo vorrei ancora fare.
MaBastà

2 commenti:

  1. I francesi sono insopportabili e i peggiori lavorano in Air France o all'aeroporto Charles De Gaulle.
    Sogno ancora di re-incontrare quella grandissima zoccola di hostess di terra con la quale ho litigato e di versarle un bel caffè bollente addosso....VENDETTAAAAA

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  2. @ Vale concordo! Ils sont des tetes de cazzzzz

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