venerdì 14 ottobre 2011

Il terrorismo psicologico della fiducia

56 o 57? 
Berlusconi riuscirà ad incassare nuovamente la fiducia ed a portare avanti un governo ormai alla canna del gas, un po' come tutti gli italiani? Me lo domando con un sottile senso di ironia, immaginando lo stato di opprimente paura che il voto di fiducia possa indurre nei deputati del centro destra. Diciamoci la verità, se il governo dovesse cadere molti onorevoli direbbero addio alla tanta sudata poltrona senza aver terminato nemmeno una legislatura, con forti probabilità di non vederne un'altra dall'aula di Montecitorio. Addio stipendi da paura, benefit, cene gratis ai ristoranti, favori ed orgogli gonfiati. I piccoli parlamentari arrivati a Roma per il rotto della cuffia, quelli che non valgono praticamente niente perchè sono stati merce di scambio nella compravendita di voti o favori dei pezzi grossi, tremano come topi caduti in un water di acqua ghiacciata. Le comete della politica italiana sono sudditi del terrorismo psicologico della fiducia: o mi voti o vai a casa e col cavolo che ti faccio rinominare per la corsa all'oro. Ecco come funziona. E' dagli anni 80 che non si vedono più i simpatici franchi tiratori, quelli che apparentemente dal nulla affossavano i governi, e dubito che li vedremo ancora durante questo voto di fiducia. Ma se per caso qualcuno avesse il coraggio di dire basta a Berlusconi gliene saremmo tutti grati. Peccato, comunque, che le alternative siano ugualmente tristi e patetiche.
Restiamo fiduciosi? Ma anche basta!

mercoledì 12 ottobre 2011

Bossi a berlusconi: ti tengo per le palle


"Ti tengo per le palle!"
E' piuttosto evidente, decisamente non subliminale il messaggio che oggi Bossi ha mandato a Berlusconi. Sì perchè credere che il senatore della Lega abbia perso la cognizione del tempo rispondendo alle domande dei giornalisti, e che non si sia accorto che nel frattempo alla Camera si stava votando, è davvero impossibile. Passi che, visti i pochi progressi di Umberto in materia di logopedia, per lui articolare una semplice frase richieda tempo e concentrazione, ma dubito perdita di memoria. E' inverosimile che su una materia importante come il rendiconto di bilancio ci si possa distrarre, scordare di votare. Ma in fondo a lui non interessa recitare veloce veloce sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa, tanto la Lega parla chiaro in sede di scrutinio: o con loro, e alle loro condizioni, oppure niente. Bocciatura, storica bocciatura sul primo articolo, come mai era accaduto. E adesso? Si alza il coro di richiesta dimissioni, e solo i ciechi, i sordi e gli ostinati sembrano non avere capito che ancora un volta sarà la Lega a fare l'ago della bilancia.
Ma sul treno che guida il governo su un binario interrotto c'è anche Tremonti, in prima fila, un po' come il Necker, anche lui ministro delle finanze ai tempi della rivoluzione francese. Dopo le sue dimissioni ci fu la presa della Bastiglia, e la testa del re cadde. Cosa ne sarà ora della testa di Berlusconi?

mercoledì 24 agosto 2011

aprire un ristorante e tenere un blog

Cari i miei mabastini, come alcuni di voi già sanno ho appena aperto un ristorante e non ho nemmeno il tempo per respirare. Appena le cose si saranno un po' sistemate riprenderò a scrivere i miei mabasta.
Fino ad allora buon appetito!
Jele

lunedì 1 agosto 2011

Borghezio e la vergogna di esserne rappresentati

Borghezio è stato sospeso. Per 3 mesi non è più autorizzato ad aprire la bocca per sparare idiozie, nè come europarlamentare nè come Presidente della Lega in Piemonte. 3 mesi per aver detto, durante un'intervista radiofonica rilasciata a Radio24, che alcune delle idee di Breivik, l'autore della strage in Norvegia, sono giustissime; inoltre ha aggiunto sempre in radio alla Zanzara che “L’ideologia della società aperta crea mostri.  Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, che non è quel paradiso terrestre che ci vogliono far credere coloro che comandano l’informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo”.
La Lega si è trovata con le spalle al muro davanti a simili farneticazioni ed è stata costretta a prendere almeno un provvedimento che salvi la decenza, oltre ad obbligare il buon Borghi a chiedere ufficialmente scusa all'ambasciatore norvegese in Italia.
Ovviamente la giustificazione dell'interessato è stata che le sue parole sono state fraintese, come sempre quando un politico fa un passo falso o un bella figura da crisi internazionale.
Può una sospensione temporanea essere sufficiente in un caso simile? E' mai possibile che gli italiani debbano sempre stare zitti quando uno dei nostri rappresentanti ci copre di vergogna? E' mai possibile che gli italiani non abbiano alcun poter di mandare a casa questa gente, che non merita di parlare a nostro nome?
Borghezio è un europarlamentare, rappresenta l'Italia nelle sedute del Parlamento Europeo, ha potere di voto nelle materie dell'Unione e si porta a casa uno stipendio di oltre 19.150 euro al mese. Questo non significa onnipotenza, non vuol dire diritto di esprimersi senza ragionare, non vuol dire essere intoccabili. Eppure è così che si sentono i nostri politici, detentori di tutte le carte, per vincere ogni mano di gioco, per infilarsi in tasca soldi a palate senza meritarseli. E di poter ridere alle spalle dei cittadini, gonfiandosi le mutande di euro sonanti rubati di qua e di là. 
Sui vari social network si trovano sempre più spesso gruppi del tipo: lui non parla in mio nome, che si riferiscono a Berlusconi ed altri politici. La gente cerca di avere una voce, di farsi sentire, di non accettare più il servilismo italiano ai damerini di palazzo Madama, di riprendersi il Paese che ciascuno di noi costruisce a fatica ogni giorno e che i nostri rappresentanti ridicolizzano agli occhi del mondo. E' tempo di dire basta, anzi Mabasta! 
Borghezio dovrebbe essere espulso dalla Lega Nord, come estremista e sproloquiatore. Ma soprattutto gli dovrebbero togliere il seggio al Parlamento Europeo, perchè ha dimostrato di non essere degno di parlare a nome dell'Italia. 
Noi vogliamo smettere di vergognarci.

domenica 24 luglio 2011

Oslo e la morte del giornalismo italiano

L'informazione in Italia è soltanto un gioco. Un gioco armato, di politica e politicanti, di ideologie da inculcare e libertà da negare. E' il potere di influenzare le coscienze e fare il lavaggio del cervello, per creare una società di burattini, di pecore che seguono, senza chiedere nè pensare. 
La crescita dell'individuo, la verità che risveglia non sono al primo posto nella classifica del giornalismo, almeno non di tutti i quotidiani.
Ad Oslo fino ad ora sono morti in 93, 93 giovani che partecipavano ad un campus estivo che insegnasse loro ad usare la propria testa ed ampliare i propri orizzonti per creare un futuro di pace ed integrazione. Un solo uomo però, un integralista fuori di testa, li ha abbattuti a fucilate come se fossero formiche in colonna. E già questa è una tragedia senza senso.
Ma quello che rende il tutto tragicomico è il sensazionalismo ingiustificato del Giornale e di Libero, che nonostante le dichiarazioni della polizia norvegese, hanno pubblicato articoli con titoloni anti islamici. 
Eppure fin dalle prime ore dopo l'accaduto la pista islamica era stata esclusa. Ma niente, a Feltri e compagni questo non interessa. E' solo il lavaggio del cervello a prescindere dalla verità che guida le loro testate. 
"Con l'islam il buonismo non paga - Norvegia sotto attacco. Un massacro”. Ecco cosa dice Libero. Ed Il Giornale di  Sallusti rincara con un bel: “Sono sempre loro – Ci attaccano. Oslo come in guerra. Un autobomba davanti ai palazzi del governo e un assalto armato al convegno del partito laburista. Almeno trenta vittime. La prima vendetta di Al Quaida dopo la morte di Bin Laden?
Come commentare simili punti di vista? Quando il colpevole si è arreso giustificando la sua follia nel manifesto di 3000 pagine pubblicato su internet, per un Europa secondo lui libera da immigrati ed integrazione, da islam e comunismo?
Come si può accettare che i due giornali abbiano deliberatamente pubblicato pezzi lontani anni luce dalla verità, con il chiaro intento di fomentare l'odio ed aizzare gli animi contro l'islam? Che tristezza, che somma vergogna. 
Il comportamento di questi cosiddetti giornalisti meriterebbe la radiazione dall'albo, per l'evidente strumentalizzazione dei fatti di cronaca  a fini politici e razziali, per aver ignorato le fonti, per aver mandato in stampa quello che volevano senza preoccuparsi minimamente che corrispondesse alla verità. Era davvero un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire vero?
Beh, noi siamo stufi di essere presi in giro, di sopportare simili abusi ed insulti alla nostra intelligenza.
Ma tanto Feltri e Sallusti se ne fregano e resteranno al loro posto a sentir frusciare il denaro nelle loro tasche.
Intanto, in Italia, il giornalismo e la libertà di informazione muoiono.

domenica 3 luglio 2011

I poveri pagano la visita del Papa, senza saperlo

Ed è ancora Chiesa. Questa volta voglio raccontarvi di un'indagine condotta dal Parlamento Inglese, riguardante il viaggio ufficiale del Papa a Londra a Settembre 2010. Fin dai giorni dell'evento si era parlato della cifra spropositata stanziata per l'organizzazione: 10 milioni di sterline, intorno ai 13 milioni di euro, arrotondando sul cambio. Una bella sommetta, ma da dove arrivava?  
Ed ecco che il Guardian pubblica la risposta in seguito ai risultati dell'indagine: dai fondi destinati agli aiuti al terzo mondo e alla protezione dell'ambiente! 
3,7 milioni di sterline stornati dalle casse del dipartimento dell'energia e dei cambiamenti climatici, altri 2 milioni tirati via dalle bocche aperte, come quelle degli uccellini, dei poveri del mondo. 
Ma bravi, davvero.
Che scelte intelligenti, che propensione al buon governo. E dire che sono pure anglicani, mica cattolici. 
Per non parlare del fatto che per assistere alle messe celebrate da Ratzinger e alla veglia di preghiera gli inglesi hanno dovuto sborsare 10 sterline per il biglietto, come ai concerti!  Ahh la carità cristiana allarga sempre i cuori. 
Non si sa bene da dove siano stati presi i restanti 4 milioni e rotti, visto che ufficialmente il tesoro afferma che il budget totale per la visita di quattro giorni, escluse le misure di sicurezza,sia stato di 10 milioni di sterline, interamente amministrati dal dipartimento degli Esteri e del Commonwealth, che ha pagato le prime 750mila. Le rimanenti  9 milioni e 25mila sono state equamente divise fra i cinque dipartimenti che il Tesoro ha stabilito avere obiettivi allineati con i fini governativi per la visita papale. I dipartimenti dell’ambiente, agricoltura ed affari rurali, decentramento e governo locale, educazione e sviluppo internazionale sarebbero quelli coinvolti. Peccato che la verità sia stata scoperta e spiattellata sui giornali.
Ma d'altra parte cosa aspettarsi quando c'è di mezzo la ricchissima chiesa romana? 
Ma soprattutto, perchè il Papa non se ne è stato a casa sua, tra affreschi e tappeti antichi, o a passeggiare pregando sotto il colonnato del Bernini?
E ci sarà stato un motivo per lo scisma no?

domenica 26 giugno 2011

Si sveglia nella bara e muore d'infarto al suo funerale

E chiamala pure sfiga. O destino infame, è uguale.
Immaginatevi la scena: la signora Fagilyu Mukhametzyanov, di 49 anni, si sente male. 
Le viene un coccolone pazzesco e la portano nel migliore ospedale di Kazan, in Russia. E già, diciamocelo, i maschietti si toccherebbero gli zebedei, perchè sentirsi male da quelle parti non è rassicurante. Infatti la povera donna viene ricoverata per infarto fulminante. "Siamo spiacenti - dicono i medici al marito - abbiamo fatto il possibile ma il cuore di sua moglie non ha retto all'infarto ed ha cessato di battere." L'uomo ci rimane di sale e piange tutte le sue lacrime. La morta viene impacchettata per bene e infilata in una bella cassa per il funerale. Ma il Paradiso deve ancora attendere. Tra fiori, candele, lacrime e preghiere il cadavere si risveglia, ma non in forma di zombie, e neanche di vampiro Fagilyu è ancora viva. Dopo un attimo di confusione e smarrimento si rende conto di dove si trova: panico totale. E biasimatela. Urla come una forsennata ed in chiesa i parenti raggelano. Cosa diavolo succede? Tutti corrono intorno alla bara, poggiano l'orecchio per capire se le grida arrivino davvero da lì dentro o se la vodka per consolarsi è stata troppa, e quando capiscono di essere ciucchi ma non così tanto chiamano l'ambulanza. Aprono la cassa e la sfigata è lì che rotea gli occhi come un'indemoniata e strilla come una pazza. E quando tutto sta per finire bene, zac, un altro infarto. Ma dico, è una presa per il culo o cosa? La portano di nuovo di corsa all'ospedale, e a quel punto dopo 12 minuti, Fagilyu muore per davvero. Questa volta nessun dubbio, secca, dura come un bacco. Andata. I cancelli del Paradiso stavolta si aprono, S. Pietro sorridente dice "Scherzetto" e le infila i birkenstock. Nel frattempo sulla terra il marito è incazzato come una biscia, e mi sembra il minimo. Pare che gli altri ricoverati dell'ospedale siano fuggiti come mandria impazzita tra scongiuri ed anatemi. Ora bisognerà risarcire il signor Mukhametzyanov, ma almeno la bara non è andata sprecata. Con quel che costa.

mercoledì 15 giugno 2011

Epitaffio di Berlusconi

Berlusconi è in caduta libera. Ormai è chiaro che per lui sia giunto il punto di non ritorno e che la Fortuna, alla fine, si è tolta la benda e gli ha fatto una grassa risata in faccia dicendogli: "mabasta!" 
Quella specie di incantesimo che tramutava in oro tutto ciò che lui e la sua famiglia toccavano si è trasformato in una specie di maledizione, e adesso ogni mossa è sbagliata, ogni passo falso, e l'oro diventa fango. 
Aveva costruito un impero Berlusconi: partendo dall'immobiliaristica che gli ha dato il titolo di Cavaliere del lavoro ha creato Milano 2 dal nulla; ha portato la rivoluzione della tv commerciale, dei giochi a premi, dei telefilm e dei cartoni animati. Ha guidato gli italiani, attraverso lo schermo, nella prosperità degli anni 80, cresciuto i bambini nel consumismo. E quando il piccolo schermo non bastava più si è espanso, acquisendo i colossi editoriali Einaudi e Mondadori, Blockbuster italia per il noleggio video, mettendo insomma le mani un po' ovunque con grande successo.
Poi la politica, e l'inizio di un lento tracollo.
Questa parte della storia la conosciamo fin troppo bene, tra alternanze di governo, danze giudiziarie, figuracce internazionali, leggi elettorali come capitano, leggi ad personam come caramelle, per arrivare ai festini di Arcore, il bunga bunga e le elezioni 2011. Infine il referendum.
L'impero crolla.
Silvio ha perso completamente il controllo di se stesso e della sua famiglia, folle nelle sue manie sessuali, nelle sue battute da cabaret da crociera, nella sua lotta al comunismo che non esiste più. Ormai privo di senso si arrampica sugli specchi per non perdere aderenza col potere, che gli ha dato alla testa.
Mediaset è allo sfascio, con una stagione 2010 che ha visto il numero più alto di programmi cancellati di sempre e quelli portati avanti sono di livello al limite del vergognoso. Pier Silvio non è in grado di gestire le televisioni di papà, e basta accendere la tv per rendersene conto.
Marina invece sta mettendo in ginocchio la Mondadori, riducendola piano piano a livelli imbarazzanti: i libri sembrano ormai essere buoni solo per accendere stufe e caminetti, le riviste e i giornali storici hanno lo stesso spessore del Corrierino dei Piccoli. Divorzi, matrimoni, figli che si schiantano in autostrada perchè non lucidi al volante e nessuno che lo dica al telegiornale, prostitute, donnine, minori.
E l'impero collassa, senza più freno, come una valanga che travolge tutto e tutti.
Il potere, si sa, porta alla follia. La fortuna arride finchè si mantengono i piedi per terra, ma quando si confonde il proprio ruolo con quello di Dio, quando ci si vuole trasformare in dittatori, salvatori dell'umanità con le tasche piene, ecco che arriva la fine.
Lo sanno Cesare, Napoleone, Hitler e Mussolini. Lo sanno i Kennedy ed anche gli Agnelli.
La storia si ripete, sempre.
Caro Silvio, il dado è tratto.

lunedì 13 giugno 2011

Rai e Mediaset, oscurantismo durante lo spoglio delle schede

Ed ecco che i seggi chiudono, oggi, Lunedì 13 Giugno 2011, e per la prima volta dopo 15 anni si raggiunge il quorum.
Rai e Mediaset cosa fanno? Niente. 
Tranne Rai3 nessuno trasmette i dati in tempo reale, lo spoglio delle schede per capire se il quorum è stato raggiunto o no, l'analisi dei sì e dei no. Niente. 
Le solite trasmissioni idiote, come se fosse un giorno qualunque invece che un giorno memorabile per l'Italia. Il giorno in cui ci siamo ripresi la democrazia. 
E passi per i canali Mediaset, che tanto sappiamo dove sono di casa e quindi non c'è da stupirsi. Di rete4 neanche a parlarne perchè Fede sarà ricoverato con ictus bilaterale per il colpo al cuore. Ma la Rai? Non è forse la televisione di Stato? Quella libera, pubblica, quella per cui paghiamo il canone? Perchè paghiamo lo schifosissimo canone? E proprio oggi arriva la notizia che Fazio, Littizzetto e Report chiudono i battenti, perchè troppo scomodi. 
Qual è l'informazione libera?
Questa. Internet. 
Non certo le mie parole, ma anche.
Le vostre, quelle di scrittori e giornalisti liberi ed impegnati, quelle di tutti coloro che hanno permesso di raggiungere il quorum al referendum con un tam tam martellante.
Io il canone non lo voglio pagare più, e voi? 

Tamarreide, tomba del teleschermo

Io amavo Italia 1, era la mia "televisione" preferita quando ero piccola, perchè alle 4 c'era bim bum bam, e iniziavano i cartoni animati. Crescevo, e c'erano Dj television ed il Festivalbar.  Sempre attaccata al canale n. 6 del mio televisore. Poi, piano piano, l'abisso. Fino a stasera, giorno in cui, secondo me, Italia1 toccherà il punto più basso in assoluto della sua storia.
Tutti col telecomando in mano, perchè inizia Tamarreide. Ovviamente per cambiare canale. 
Dopo il flop di Human take control Mediaset ci riprova con un'altra cagata.
Tamarreide, già il nome mi evoca fastidi indicibili, ed un certo richiamo per assonanza a dolorosi stati emorroidali.  Definita Docufiction dai comunicati stampa ufficiali, Tamarreidi deve essere una schifezza colossale, con 8 concorrenti derelitti in giro per l'italia su un megabus con gli interni leopardati. Tutti in cerca di fama, notorietà e soldi facili nello show business. Loro, i tamarri. Quelli che non sanno mettere in fila due parole d' italiano senza confondere congiuntivi e congiuntiviti, che quando parlano ci vuole un interprete; quelli che se si girano troppo nel sonno si strozzano nelle catenazze d'oro, che non si tolgono gli occhiali da sole nemmeno sul water. Quelli che cioè troppo fico, e che nei test per i quozienti intellettivi ottengono numeri negativi. 
Forse gli autori pensano che col caldo dell'estate anche noi, tra ascelle sudate e piedi asfaltati, potremmo sentirci un po' tamarri, mentre sul divano guardiamo la tv in mutande. Forse potremmo interessarci a loro e "Grazie agli otto "truzzi" scopriremo giorno dopo giorno la filosofia tamarra e tutti i suoi imprescindibili "comandamenti".
Capiremo come si muove uno "zarro", a cosa ambisce come si esprime, come si veste e che musica ascolta." 
O forse no.
Forse non guarderemo questa perla di programma, forse ci faremo piastrellare le orecchie pur di non sentire discorsi truzzi, ci faremo cucire gli occhi da Dario Argento, oppure ci caleremo una bottiglia intera di erbe lassative per assicurarci di non restare davanti alla tv. C'è chi si farà dare il turno di notte, chi prenderà a bastonate lo schermo, chi scriverà frasi di viva protesta sui muri di mediaset, come Fantozzi, chi andrà farsi un bagno di mezzanotte, chi farà il bucato, laverà i piatti, stirerà calzini, mangerà fuoco, camminerà sui vetri e così via. Ma nessuno, mi ne sono certa, guarderà Tamarreide.
Sulla pagina ufficiale di Facebook piace già a 777 persone.
Mi sa che sbaglio. 

venerdì 10 giugno 2011

cambiano gestione e vendono merda

E' successo di nuovo, un'altra pagina del grande libro della mia vita strappata impunemente. Mi rendo conto che i commercianti non sono come i diamanti, ossia per sempre, anche se molti di loro sono cari come gioiellieri, ma quando uno dei miei posti preferiti chiude o cambia gestione ci rimango sempre come una statua di sale nel mar morto.  
E' con enorme rammarico ed un'incazzatura cosmica che vi segnalo che Gelati Italia a Genova si è trasformato dalla migliore gelateria della città a succursale americana della peggior catena di gelati in plastica.
Avrei dovuto capirlo subito, quando quel signore che non conoscevo poneva, con fare impacciato, amarene dall'aspetto dubbio su una coppetta. Ma erano anni che andavo lì e ho pensato che fosse il marito della proprietaria venuto a dare una mano. Pensavo male.
 Purtroppo bisogna fare lo scontrino prima di prendere il proprio cono, e ho pagato senza vedere i gusti. 
Mi volto col resto in mano e il ghiaccio mi cola lungo la schiena: no, non era un bambino cerebroleso ad avermi rovesciato la granita nella t-shirt, si trattava del colore dei gelati. Subito mi cade l'occhio su una vaschetta di roba spumosa rosa shocking, e come un lampo si posa sull'azzurro color puffo lì a fianco. Rosa e zucchero filato. Ahia, campane di allarme da caserma dei pompieri, ring ueee e sbadeng facevano nella mia testa. Danger, danger. Alzo gli occhi e con orrore vedo dietro al bancone facce ignote. Dove sono le sorelle gelataie??? Passo una parolina alla mia amica di golosità: mi sa che hanno cambiato gestione. Lei, ammiccando ad un patè di formiche nere mi risponde: ce l'abbiamo nel culo. E mai parole furono più veritiere. Tocca a noi, cosa prendete? Una fregatura mi sa, invece io scelgo fiordilatte per andare sul sicuro e liquirizia. Liquirizia? Ma daaaai, direte voi. E in linea di massima avreste ragione, ma vorrei vedere voi a scegliere tra panna cotta con vomito colante, dulche de leche, con vomito colato, canestrelli con pezzi di biscotti color senape, croccantone, baretto, gusto non identificabile color big babol, viola, rosa, zucchero filato, le formiche al cioccolato fondente, pistacchio color nocciola e nocciola color cacca, più altre mostruosità che ho rimosso. Il grande puffo tant'è mi tentava, perchè adoro lo zucchero filato, così con aria innocente ho chiesto di assaggiarlo. Metto in bocca e si forma nella mia mente una parolaccia galattica da sverniciare il colosseo. Un improperio cosmico da spegnere la Lanterna. un anatema così potente da risvegliare un'armata di zombie. Mi avvio all'uscita dopo aver scelto in extremis coppetta anzichè cono, perchè se tanto mi dà tanto avrei leccato pannolenci. Esco e con mano tremante infilo il cucchiaino nel ballonzolante marrone alla liquirizia. E lì mi son venute le lacrime agli occhi: me ne stavo impalata coi goccioloni come i bambini e la bocca a culo di gallina, con la linguetta sporgente perchè mi sembrava di aver appena limonato come una porca con una pompa di benzina. Diesel. 
Tirando su di naso e facendo tremare i cieli a parolacce assaggio il fiordilatte, che magari è meglio. E lì mi è parso di essermi fatta una golata di Coccolino, proprio mentre la mia amica mi afferrava il braccio come un tenaglia nel tentativo di non cacciare l'anima per la panna cotta. Faceva le bolle come il mio gatto quando le do la pastiglia per i reni. In preda ad odio furente sono rientrata in gelateria decisa ad urlare: questo gelato fa schifo! Ma il conato che mi ha colto me l'ha impedito e ho virato verso il cestino dell'immondizia.
Sul cui fondo giacciono, ormai sciolte, due coppette di gelato ed il destino di un'attività commerciale.

Buttiglione contro Lady Gaga, ma bravoooooo

Allora, qui si parla sempre di chiesa, di cattolici e di gay, perchè sembra che ultimamente i veri problemi mondiali possano aspettare. Son sempre loro a menare le balle, a spalmarci le natiche di lozione urticante, a polemizzare, a farci dire: mabasta, fatti una riga di fatti tuoi. 
Lady Gaga sarà a Roma, a cantare gratis all'Europride. La cantante americana, di origine italiana, terrà anche un discorso sul palco del Circo Massimo, a favore dei diritti lgbt in Italia e nel mondo. Ossia di tutte le forme di sessualità, gay, lesbico, bisessuale e transgender.
Ovviamente parte la rivolta degli estremisti cattolici, che temono che Angelina Germanotta, la Gaga, attacchi il Papa durante il suo discorso. Hanno detto che se dovesse dire cose inappropriate saranno pronti a tirarle i pomodori. 
Premettendo che se solo ci provate vengo giù a Roma come un fulmine e vi spacco la faccia, e con una plastica d'urgenza vi faccio assomigliare tutti alla Bindi, dubito fortemente che Gaga farà una mossa così' stupida. Cosa volete che gliene freghi di insultare Ratzinger, lo fanno già in molti nella loro quotidianità, sarebbe fiato sprecato. Perchè mai dovrebbe sputare sulla Chiesa, lei che dice che Dio non fa errori e che siamo nati tutti perfetti. 
Eppure i suoi oppositori sembra che non ascoltino i testi delle sue canzoni. Sordi come delle campane a morto. 
Ma la cosa più ridicola, quella che proprio mi fa gonfiare di rabbia i neuroni come zibibbi transgenici, è la dichiarazione di Buttiglione. Sì, avete capito bene, Rocco. Il super democristiano, il difensore dei cattolici ad oltranza. "Il mondo gay non si sente rappresentato da chi gira dei video offendendo Gesù. Milioni di lesbiche e omosessuali non si riconoscono in chi attacca il Papa e le istituzioni. Se Lady Gaga sabato dovesse rivolgere, dal pulpito del suo comizio, attacchi al Santo Padre o alla Chiesa Cattolica, milioni di gay moderati non si riconoscerebbero in quelle frasi." 
Milioni di gay moderati? Cosa significa? Che all'interno di questa polemica i gay che ascoltano radio maria sono da difendere e quelli a cui piace Lady Gaga no? Che quelli che cantano ancora Sarà perchè ti amo hanno speranza di salvezza ma chi balla sulle note di Alejandro è ormai perduto? Che gli omosessuali cattolici hanno più dignità di quelli che credono in un Dio che li ama per come sono e non li condanna a priori all'Inferno? UUUhhhh come mi irrito. 
Prima i gay erano pochi e malati, perchè conveniva così, ora sono milioni e moderati. E allora quanti i non moderati? 
Peccato che l'occasione per star zitti non la colgano mai. 
La canzone Born this way di lady Gaga è l'inno all'uguaglianza più bello degli ultimi 20 anni. Perchè voler criticare sempre e comunque? Sarà eccentrica, provocatrice, quello che volete, ma dice un sacco di cose serie ed intelligenti. La canzone Judas, tanto stigmatizzata, non è altro che la semplice constatazione che per quanto l'uomo tenti di seguire gli insegnamenti di Cristo la sua forma fisica, la sola umanità lo porterà comunque  a sentirsi e a comportarsi come Giuda, tra errori e pentimento. Dov'è l'insulto alla Chiesa? Io non lo vedo.
Comunque l'Europride porterà a Roma tantissima gente e un sacco di soldi nelle tasche degli esercenti, visto che dovranno pur bere e mangiare, e magari comprarsi le t-shirt ricordo. 
Perciò basta con ste stupidate, per favore.

giovedì 9 giugno 2011

Rimpatriamo i viados in Brasile!

Cesare Battisti, e i fantasmi delle persone che ha ucciso, restano in Brasile. 
Niente estradizione, perchè i giudici di Brasilia ritengono che l'Italia non abbia alcun diritto di chiedere che un provvedimento dell'ex Presidente Lula venga annullato. Lula infatti aveva concesso l'asilo politico a Battisti, che quindi resta libero .
In Italia piovono le reazioni indignate e si cercano nuovi modi legali per riaprire il caso e riprovare a far marcire Battisti nelle nostre carceri. Dubito però che se ne verrà a capo. A meno che non si trovi un modo efficace per convincere il Brasile.
Io un'ideina ce l'avrei: rimandiamo a casa tutti i viados. Rastrelliamo i viali alberati di notte, i bordi delle superstrade, gli angoli dei vicoli, i bordelli nascosti. Acchiappiamo per le palle le biondone sudamericane, infiliamo parrucche e lustrini sugli aerei militari e scarichiamole al centro di San Paolo, sulle spiagge piene di turisti, sui carri del carnevale di Rio, alle feste dei vari Ronaldo e sotto casa dei giudici. Mandiamo in Brasile quei puttanoni esagerati, a battere a casa loro invece che a casa nostra. A portare malattie ai loro compaesani e non ai nostri. A ballare la samba delle tette finte e degli uccelli nascosti sotto la bandiera verdeoro, e non il tricolore. Vi tenete Battisti? Riprendetevi anche gli avanzi del vostro paese, che tanto, di battone, qui ce n'è d'avanzo.

lunedì 6 giugno 2011

Reattori fusi, quante balle su Fukushima

Hanno cercato in tutti i modi di nascondere la verità, di evitare di dirci che il terremoto dell'11 Marzo in Giappone aveva provocato la fusione dei reattori 1, 2 e 3 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. La Tepco, società che gestisce l'impianto, ha sempre sviato le notizie, diffondendo un po' quello che voleva, e facendo fare al Primo ministro Kan dichiarazioni completamente false. Ma adesso che l'onda è passata, quella marina e quella emotiva, ciò che è realmente successo viene ammesso. I reattori si sono fusi completamente, i noccioli giacciono sul fondo delle piscine di raffreddamento, e gli impianti hanno perdite di sostanze radioattive verso l'esterno. Il reattore n.1 si è fuso nelle 16 ore successive al terremoto, il n.2 dopo 101 ore ed il n.3 dopo 60. Queste sono le affermazioni che la Tokyo Electric Power Co, Tepco, ha definitivamente rilasciato, pur aggiungendo che la temperatura all'interno delle strutture è calata notevolmente. Sarà sicuramente così, ma la contaminazione in atto ha sicuramente una scala di pericolosità estrema. Chernobyl, in confronto, potrebbe essere stata una bazzecola, in quanto il nucleo della centrale non si era fuso completamente. Nel caso del Giappone sono ben tre i reattori che hanno subito la fusione totale con perdite radioattive.
Perchè non si ripeta il 12 e il 13 Giugno andiamo a votare per dire no al nucleare.
Votiamo SI perchè non accada più

Omeopatia per curare l'omosessualità, lo dicono i medici cattolici tedeschi

Ormai sembra che essere gay sia un po' una moda, o forse semplicemente si ha il coraggio di dire in pubblico quello che per secoli si è nascosto, e le percentuali sono le stesse di sempre.
E come sempre c'è qualcuno che si erge a difensore dell'eterosessualità e che cerca modi per guarire i poveri omosessuali. Gli ultimi ad inventarsene una sono stati i medici cattolici tedeschi della BKA, 
che sul loro sito internet hanno messo a disposizione un trattamento omeopatico per sconfiggere l'omosessualità. Il tutto corredato da terapia psicologica e consigli religiosi. Non è specificato però di cosa si tratti, se di erbe, bacche, fiori di bach, zollette di zucchero o solo balle. Questi ippocratici votati alla santità sostengono che la loro curetta sia basata sull'osservazione di tanti giovani disperati e confusi, che si strapperebbero volentieri le budella piuttosto che voltarsi per strada a guardare il culo o le tette di una persona del loro stesso sesso. Filantropia quindi, desiderio di alleviare pene psicologiche. "Noooo" affermano convinti "non crediamo che l'omosessualità sia una malattia" però eccoti la terapia. Ovvio, l’Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l’omosessualità dal codice delle malattie internazionali nel 1993, quindi affermare il contrario sarebbe controproducente per un'organizzazione di medici. Quindi mezze parole, mezze verità e tanta ipocrisia condita dal sale religioso che non manca mai. 
Ma la comunità mondiale reagisce, stufa della ghettizzazione. Un gruppo di giovani ha infatti fatto irruzione nella chiesa San Giuseppe Calasanzio a Milano, dopo che il prete Padre Alberto aveva dichiarato nell'omelia che l'omosessualità è una malattia da curare col sostegno di uno psicologo. I ragazzi sono entrati con gli striscioni gridando: "Fuori  i preti" e "Chiudete le Chiese"! Inutile accennare al caos e al panico generato. 
Nel frattempo Lady Gaga parteciperà gratuitamente all'Euro Pride di Roma questo 11 Giugno, per sostenere la battaglia verso l'uguaglianza. O meglio, la battaglia perchè la gente pensi ai fatti suoi, al letto suo e non rompa i coglioni agli altri!

Votare significa libertà


Si avvicina la data per i referenda del 12-13 Giugno.
Per quanto stufi possiate essere, per quanto schifati, nauseati, arrabbiati, indignati, offesi, poveri, perseguitati, tassati, incazzati, di destra, di sinistra, di centro, di niente...andate a votare.
Raggiungere il quorum è necessario, fondamentale, non solo perchè il nostro volere sia valido agli occhi della legge e dello Stato, ma per mandare un messaggio forte a chi sta in Parlamento: non siamo i vostri burattini.
Per quanto stufi, schifati, nauseati, arrabbiati, indignati, offesi, poveri, perseguitati, tassati, incazzati, di destra, di sinistra, di centro, di niente abbiamo ancora dignità e siamo noi a dover decidere la sorte del nostro paese, con il nostro voto. Non voi.
4 SI per riprenderci la nostra libertà, per invertire la tendenza, per gridare tutti insieme Mabasta.
Ricordate che le schede sono fatte di carta copiativa, perciò quando metterete la ics sulla vostra preferenza accertatevi che ogni singola scheda non poggi sulle altre, altrimenti se ci fossero più segni verrebbero annullate come non valide,
4 SI per il futuro, 4 Mabasta alla faccia del malgoverno.

venerdì 3 giugno 2011

Moratoria sulla pena di morte: adesso la Cina fa davvero paura

Silenzio. D'altra parte ci sono i festeggiamenti per i 150 anni dell'Italia più i 65 della Repubblica, la Schiavone è in finale al Roland Garros, Berlusconi è stato battuto alle amministrative, Misseri è lo zio dell'anno, e così via. Ma del fatto che la Cina abbia approvato una moratoria di due anni sulla pena di morte non ne parla nessuno. La notizia è stata snobbata da quasi tutti i mezzi di informazione: soltanto Repubblica ha dedicato all'evento storico un articolo a pagina 19, mentre online è comparso un trafiletto. Tutti gli altri non pervenuti. Telegiornali? Neanche per idea. E perfino sui social network si trova poco, perchè le fonti sono talmente ben nascoste che nemmeno i più assidui frequentatori del web le hanno scovate facilmente.
Per i prossimi due anni non ci saranno esecuzioni in Cina. 
I sostenitori della lotta contro la pena di morte dovrebbero esultare, mettere gli striscioni, fare le capriole per aria dalla gioia, per aver ottenuto un risultato così importante dal Paese che, più di tutti, si era dimostrato sordo agli appelli internazionali. 
Invece no, non lo dice nessuno.
Perchè? 
Io un'idea ce l'avrei: perchè adesso la Cina fa davvero paura. 
Perchè ci siamo resi di colpo conto che sono definitivamente pronti all'assalto finale verso il capitalismo, alla conquista del mondo commerciale. Si sono fatti due conti in tasca gli occhi a mandorla e si son detti: quanto ci costano in termini di milioni di yen, o di dollari, gli sfigati che mettiamo al muro? Quanto ci costa ogni pallottola che esplodiamo contro un prigioniero in termini di contratti non stipulati, forniture perse, scalate in borsa?  Ne vale davvero la pena questa pena di morte? Perchè si sa che ci sono ancora investitori internazionali a cui dà fastidio, che i governi esteri ci additano e ci tagliano le gambe adducendo sempre la scusa che siamo incivili e non rispettiamo i diritti dell'uomo. E allora non ci converrà dargli retta, proprio ora che l'economia dei nostri vicini giapponesi è stata messa in ginocchio da terremoto e tsunami?
E la risposta della Corte Suprema  a tutti questi calcoli di opportunità è stata: moratoria. 
Il piacere di fucilare qualche disgraziato non sostiene il confronto con la moneta tonante.
E adesso tremiamo, perchè non hanno più limiti.

Ryan Air sfotte Berlusconi, ormai lo fanno un po' tutti


E qui, secondo me, dovrebbe scattare un applauso a scena aperta, un po' come quando un aereo pieno di italiani tocca terra in qualunque parte del mondo. Scrosci di battimani al capitano che li ha portati sani e salvi a destinazione. Ma Ryan Air l'ovazione se la merita per l'home page del suo sito italiano. Una presa per il culo globale di Berlusconi. Guardate la foto: una scappattella con Ryan air a 12 euro, e il Berlu che dice: solo una cosa mi ci vorrebbe in questo momento. Pensoso, con mano sulla fronte, avrà davvero in mente un viaggetto lampo attraverso i cieli? O forse qualcosa di più svelto e più terra terra? Inutile girarci intorno, l'allusione alle avventure sessuali del nostro Premier è chiarissima. E a dire la verità fa anche ridere, peccato però che sia un po' oltre. Insomma, è evidente che tutto il mondo ormai lo reputa un pagliaccio miserevole, ma è pur sempre il nostro capo del governo. Finchè lo prendiamo in giro noi va bene, ma che una compagnia aerea lo faccia pubblicamente mi sembra eccessivo. A Silvio basterebbe alzare la cornetta e chiamare un qualsiasi avvocato per intentare una causa che vincerebbe senza ombra di dubbio. Quello che mi fa dire mabasta è il fatto che l'Italia sia diventata lo zimbello del mondo, che non ci sia il benchè minimi rispetto per le nostre disgrazie parlamentari! Altro che celebrazioni con 80 rappresentati stranieri venuti tutti per mangiare a sbafo al Quirinale prelibatezze che solo noi sappiamo cucinare. Siamo davvero alla frutta, stiamo precipitando a motori spenti, senza maschere per l'ossigeno, salvagenti sotto i sedili, scivoli gonfiabili, cibo di plastica e hostess in agonia. Cosa verrà fuori del nostro paese dal recupero della scatola nera?

martedì 31 maggio 2011

Berlusconi, ora basta!

Gli italiani hanno detto chiaramente a Berlusconi cosa pensano di lui: Mabasta! 
A suon di voti glielo hanno fatto capire, a botte di schede elettorali in faccia. Una batosta ineccepibile, che comunque si inserisce perfettamente non solo nel clima sociale italiano, ma anche in quello europeo. Prima di noi infatti i tedeschi le hanno cantate di brutto alla Merkel, che con la coda tra le gambe ora corre ai ripari, chiudendo tutte le centrali atomiche alla velocità della luce e bandendo dal paese perfino atomino! In Spagna Zapatero si sta ancora leccando le ferite, visto che gli spagnoli hanno usato le sue chiappe per un'improvvisa corrida elettorale. E per una volta noi non siamo stati da meno. La cosa interessante è che si sta avvicinando la data del referendum, e tira aria di tempesta per il governo. Purtroppo però nè la Merkel, nè Zapatero hanno rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta alle urne, perciò chiedere o anche solo sperare che Berlusconi lo faccia è perfettamente inutile. Ce lo dobbiamo tenere ancora un po', a meno di clamorosi ribaltoni come solo la Lega sa fare. Il referendum è al momento una meta da raggiungere, è visto come un punto di svolta, come una tappa in salita del Giro d'Italia cui segue una discesa. O almeno così immagina la maggior parte degli italiani. Non so come andrà a finire, ma questa volta non voglio davvero perdermi lo spettacolo, vada come vada. Nel frattempo molti stanno usando la rete per diffondere il messaggio: andiamo tutti a votare. Ha funzionato a Milano e funzionerà di nuovo: tramite i social network l'Italia si risveglia e alza la voce, una voce che non può essere filtrata, censurata, oscurata dalla stampa e dai mezzi di informazione ufficiali estremamente politicizzati.
La mia voce sul web è flebile, pochi quelli che la ascolteranno, ma la mia, più la vostra e quella di tanti altri come noi può diventare un tuono, un enorme boato che inneggia alla democrazia, alla libertà, alla giustizia, alle pari opportunità, al diritto di urlare, tutti insieme, ora Basta!

lunedì 23 maggio 2011

Nessun rispetto per Stefano Cucchi

Io adesso sono proprio stufa. Non ne posso più mabastini, ve lo assicuro. 
Oggi sono andata su giornalettismo. com in cerca di qualche bel mabasta da scrivere, ed è stata sufficiente la foto in prima pagina per farmi venire un giramento di palle senza eguali. All'inizio non ero nemmeno sicura di cosa stessi guardando, se si trattasse di un'immagine tratta da un telefilm in stile CSI o che cosa. Ho dovuto guardare bene per rendermi conto che si trattava di una foto del corpo di Stefano Cucchi scattata dopo l'autopsia. Sicuramente ha scopo di prova, ma chi l'ha messa rete? E non è l'unica, ce ne sono diverse, con varie angolazioni.
Come saprete tutti la morte di Cucchi ha suscitato sdegno e polemiche in quanto si imputa alle percosse subite dal ragazzo dopo l'arresto. Le dinamiche, le colpe, non sono chiare nè tantomeno accertate, eppure qualcuno si è permesso di diffondere la foto del cadavere. Il giovane sembra un alieno, irriconoscibile, con i segni evidenti del lavoro del medico legale.
Ma perchè? Che bisogno c'è di creare sensazionalismo ad ogni costo? 
Non c'è rispetto nella vita come nella morte. Non c'è più limite alla cosiddetta informazione, nel nome del giornalismo ad ogni costo, ed anche del voyerismo. Perchè se certi siti e giornali pubblicano le immagini cruente di morti, mutilati, picchiati, sventrati e più c'è sangue meglio è, vuol dire che è quello che l'utente vuole vedere. Altrimenti non lo farebbero.
Allora mi domando cosa spinga l'uomo a simile morbosità, a vedere i dettagli cruenti, come nelle scene dei telefilm come CSI, la famosa scena del crimine, e di tutti quelli che ne seguono il format. Ne avevo già parlato qualche giorno fa per la morte del ciclista Weylandt.
Il punto è che questa è la vita vera e non finzione. Quel corpo devastato era una persona, con sentimenti, parenti ed amici che gli volevano bene. Indipendentemente dai giudizi su quello che faceva o come lo faceva, perchè ognuno è libero di agire come vuole, secondo i propri valori, e non sta a noi criticare e condannare.
Che dolore proverà la madre di Cucchi sapendo che la foto del figlio morto gira su internet insieme alle notizie del calcio o dei primi topless sulle spiagge? 
Basta, per favore.

Le bustine medicinali appetibili sanno di cerume di uak

Io odio prendere le bustine. 
Che siano medicinali od omeopatiche semplicemente non le sopporto. Eppure ogni tanto capita di averne bisogno. Tragedia ed incubo. Vorrei sapere chi sono i dementi cerebrolesi che le producono. Li vorrei conoscere uno ad uno per riempirli di insulti.
Appetibili. Le definiscono così.
Ma dai, che puntualmente appena il cervello elabora i dati del gusto parte un conato che è un tornado di nausea. Le più comuni, che tutti abbiamo preso almeno una volta, sono quelle all’arancio. Ahh il Fluimicil! Come mi piaceva da bambina: quando avevo una tosse cavernosa con grumi di catarro bronchiale grossi come pomodori, la mia mamma mi scioglieva nell’acqua una bella bustina che per magia diventava arancione e sapeva di agrume, o così mi sembrava. Era l’unico che riuscissi a prendere. Avete ingurgitato del Fluimicil recentemente? A parte il fatto che adesso diventa rosa fosforescente, e già mi inquieta, e che odora di arancio e cera per pavimenti, ha un gusto indefinibile di schifo molto dolce. Poi ci sono quelle con retrogusto alla menta, menta forte, menta fredda, menta marcia, secondo me, nella maggior parte dei casi. Quando ti fa male qualcosa, hai l’artrite, il torcicollo, i reumatismi ti sgargarozzi sto beverone biancastro che sembra orzata ma ti lascia sulla lingua un sapore metallico come se avessi leccato le serpentine della lavatrice piene di calcare! Che poi, la stessa lingua, devi per forza passarla più volte su un cucchiaio pieno di Nutella per mascherare lo schifo. Il che  non si può negare sia un brivido di piacere, basta dimenticarsi di guardarsi il giro vita.  
Ed infine le più immonde: quelle per la costipazione! Queste meraviglie dovrebbero avere il potere di farti fare tonnellate di cacca , cagare come un cinghiale rendendoti felice, perché di solito si prendono quando, per qualche inspiegabile motivo, hai l’intestino annodato  come quei palloncini per fare gli animali. Non passa nulla. E per evitare spiacevoli reazioni e stermini di massa il sostegno della bustina sembra indispensabile. Vriiip, la apri e subito un odore di farro tritato si insinua tra le narici, insieme ad una sensazione di caramella sciolta nella tasca dei jeans. Giri l’acquetta col tuo bel cucchiaino per delle ore, finchè le chiazze scure si unificano in un mirifico fluido marrone. E poi bevi. Subito ti assale la sensazione di esserti appena abbeverato ad un vespasiano e poi, quando una patina oleosa ti avviluppa le papille gustative, rendendole inutilizzabili per sempre, ecco il gran finale, quel retrogusto di merda di topo, di sputo di lama, di cerume di uak. Una tanica di benzina per darsi fuoco all’ugola non c’è mai quando serve. Ed io non ho nemmeno la protezione delle tonsille, un piccolo scudo contro la fogna liquida.
Dicono che siano appetibili. 
Beh, come si dice a Genova, se ti piace la merda è un boccone da re. A chi ghe piase….A me no!

venerdì 20 maggio 2011

Il sesso col viagra rende sordi, le pippe ciechi, la castità tristi

Poveri uomini, che vita infame. Proprio loro che passano buona parte della loro giornata pensando al sesso devono patire le pene dell’inferno, sempre con lo spauracchio di perdere uno dei 5 sensi.  Sì perché fin da bambini gli dicono: chi si fa le pippe diventa cieco e ha le mani con dei calli  grossi come il carapace di una tartaruga ninja. I piccoli con gli ormoni a mille alla fine crescono con al massimo un po’ di astigmatismo o miopia, ma ciechi mai, e comunque  il dover mettere gli occhiali non è scientificamente collegato al gioco di mano.
Anche se gioco di mano gioco da villano una radice nei meandri delle partitelle in solitario deve pur averla.
Ma da oggi una nuova minaccia incombe sull’uomo amante del sesso: il viagra rende sordi.
Orpola che batosta. E’ stato pubblicato in Inghilterra un articolo su una famosa rivista medica, in cui si mette in correlazione all’assunzione del viagra , ed altri due farmaci per potenziare le prestazioni sessuali, la perdita dell’udito in 47 uomini. Dall’America lo stesso allarme arriva per 230 casi circa. I maschietti che ingoiano le pillole blu per garantirsi la riuscita della serata come una bella donnina sono avvisati: occhio  che poi hai bisogno dell’amplifon. Anzi, nemmeno di quello perché pare che la sordità sia totale.
E allora hai voglia poi a fare le porcate senza sentire nulla: amore più piano e lui capisce mettimelo nell’ano ( ovviamente seguendo i suoi desideri e sfrenate fantasie ) Subito ci prova, lei si incazza come una biscia e gli rompe sulla testa l’abatjour! Oppure lei gli sussurra: dimmi che mi ami e lo sventurato capisce: chiedimi come ti chiami. Gli pare bizzarro ma nel sesso i giochetti ci stanno tutti, così lo fa, lei si secca come una goccia d’acqua nel deserto e pensando che lui non sappia nemmeno con chi sta zompando gli piazza uno schiaffone che lo catapulta giù dal letto con una volo da trapezista degno di Moira Orfei.
E poi che gusto c’è a non sentire nulla, neanche quel microscopico respiro affannoso di una donna che finge? Figurarsi i versetti di quella che invece si diverte per davvero? Raro, ma può succedere, e allora perché perderselo?
Più complicità, meno ansie e amore al naturale.  Come da migliaia di anni.
E se farete cilecca pazienza, tanto ci siamo abituate e vi amiamo lo stesso!

martedì 17 maggio 2011

Don seppia, il tentacolatore di ragazzini

Ed ecco che mi tocca tirare a mezzo di nuovo la chiesa. Non è colpa mia, ma del fatto che ormai i preti ne combinano una più del diavolo e non riesco ad esimermi da un bel Mabasta. 
Avrete già capito che sto per parlarvi del super pedofilo, spacciatore, frequentatore di saune e night club Don  Riccardo Seppia, da Sestri, Genova. Eh beh son cose che danno lustro ad una città, da esserne proprio fieri. Chissà che gioia per le beghine di Sestri che andavan a sentir messa e sgranare rosari da Don pervertito, a cantare il Symbolum 77 mentre quello, di spalle, faceva l’occhiolino ai chierichetti. Perché sto viaggiando di fantasia, ma non più di tanto.
Il pretonzolo pare essere un bestemmiatore tonante, uno che ne tira tante da far tremare la canonica, e che le scrive anche negli sms. Pedofilo tecnologico e stalker di ragazzini, possibilmente 14enni perché ormai, si sa, i giovani danno via  tutto al vento il prima possibile ed a 16 anni sono già carne avariata. Una manciata di cocaina come premio invece dell’ovetto kinder, oppure 50 euro in caso di mancato rifornimento, per ricaricare il cellulare dopo l’abuso sessuale. Però don Seppia, di nome e di fatto, tentacola i suoi giovani amanti con encomiabile amore cristiano, senza pregiudizi o razzismo, anzi pare abbia una sincera passione per i negretti,  sue testuali parole. Se poi il giovane da intortare è anche un po’ psicolabile, figlio di immigrati con problemi familiari, ecco che gli ingredienti per un attacco frontale, o meglio, posteriore,  ci sono tutti.
Vantarsi in chat con gli amici è un sano passatempo serale, quando non è possibile andare in giro per locali ad adescare di prima mano. E poi un saluto a Satana, uno a Dio, una bestemmia ed un pensiero al Santo Padre prima di dormire. Chissà in cella che sogni farà, e soprattutto, quando verrà condannato, come lo faranno dormire i carcerati di Marassi. 

Ballottaggi per cambiare le carte in tavola

Come al solito è casino elettorale, e non abbiamo ancora votato tutti. Le amministrative dovevano essere un sondaggio in realtà politico su quanto ancora si potesse tirare la corda, approfittarsi della pazienza degli italiani. I risultati non hanno fatto esattamente piacere a tutti. Ma non voglio parlare di chi ha vinto o perso, voglio dire Mabasta al sistema elettorale.
Il ballottaggio, che incubo. Oltre ad essere, come suggerisce la parola, un a grande rottura di balle, è un trucco ingegnoso  per fregare il voto popolare. La storia della maggioranza, dei consensi che superino il 50% è per me una scusa bella e buona, ormai intollerabile.  E’ il modo migliore per cercare di aggiustare le cose se quello che è venuto fuori dalle urne non piace. Un paio di candidati per cui votare di nuovo, che però si alleano in corsa con questo o quell’altro, per raccattare ancora un po’ di percentuale, poco importa se prima si infilavano le dita negli occhi coi possessori dei voti dispersi. Per quindici giorni tutti leccano le chiappe a qualcuno per sgraffignargli l’elettorato. Ma perché se una persona ha votato per sua nonna, che si è candidata sindaco appoggiata dal club delle bocce e del bridge, dovrebbe votare, al ballottaggio, per un candidato vero che però non sopporta? Ci sono percentuali minime, ridicole, una piccola emorragia di voti di protesta, gettati al vento. Ed ora tutti intenti a raccoglierli prima che finiscano in mare, prima del secondo turno. Per non parlare del terzo polo, 5 stelle, palla 8 in buca d’angolo, e altri partiti con numeri a vanvera.
Inoltre questo altro giro di elezioni ci costa un occhio della testa: nuove schede da stampare, scrutinatori da pagare, seggi da allestire: chissà chi paga! E comunque, secondo me,  sarebbe meglio un sistema in cui chi vince vince, al primo giro.  Perché il popolo ha deciso così. La gente a Milano ha trovato indecenti il naso lungo e le gambe corte della Moratti, e ha scelto Pisapia. Invece la legge elettorale vuole dare una mano al perdente, dandogli il tempo di allearsi con chi ha preso più voti dopo i primi due, magari riuscendo a ribaltare il risultato già scrutinato.
E’ giusto? Non credo proprio. Ho scelto come esempio Moratti e Pisapia, ma per me vale per chiunque. La democrazia, in Italia, è sempre un’opinione.

lunedì 16 maggio 2011

Strauss-Khan nudo in albergo come Borat

Si è lanciato nudo fuori dal bagno della sua camera d'albergo, facendo cucù alla cameriera che era entrata a fare le pulizie. Non è chiaro se Dominique Strauss-Khan abbia anche canticchiato guarda come è grande il mio fondo monetario internazionale mentre cercava di saltare addosso alla ragazza sconcertata, o se avesse dipinta sulle chiappe la bandiera francese con scritto Khan President! Di fatto il manico che ha vinto non è stato il suo, ma quello di scopa della cameriera, che glielo avrà spaccato sulla testa per poi fuggire a denunciarlo. Ci mancava solo che lui, impazzito, si buttasse all'inseguimento per i corridoi dell'albergo, Borat francese di bieca realtà, comico involontario della parodia del potere, attore di serie b di un film già visto troppe volte. 
Tentato stupro, atto sessuale criminale e sequestro di persona: ecco le imputazioni a carico dell'ennesimo super potente che si crede padrone del mondo, intoccabile tra gli intoccabili. Se le accuse verranno confermate Khan rischia 20 anni di galera. Non male per uno degli uomini più potenti del mondo, bravo davvero. Il suo alibi, quello di aver mangiato con sua figlia dopo aver lasciato l'albergo prima dell'ora indicata per l'aggressione dalla polizia, vacilla e fa crepe ovunque. Insomma pare proprio che il tentato stupro ci sia stato. E i suoi difensori hanno avuto anche la faccia marcia di dire, con parole meno esplicite, che la cameriera era un cesso e che perciò l'accusa non ha senso. Se proprio Dominique avesse voluto rovinarsi la carriera e bruciarsi la corsa all'Eliseo l'avrebbe fatto almeno per una super gnocca, mon dieu! 
Ma cosa passa nella testa di sti maniaci pervertiti? Possibile che non riescano a tenere a bada le loro pulsioni sessuali? Lasciando perdere Berlusconi, che ormai non merita nemmeno più la perdita di tempo di parlarne, mi lascia perplessa questo lignaggio acquisito coi soldi. Questo delirio di onnipotenza che getta gli uomini nel baratro e li copre di fango, ma mai abbastanza.

giovedì 12 maggio 2011

Terremoti, 2012, profezie e paure

Roma splende ancora sotto il sole di Maggio, nessun terremoto se l’è portata via. L’ormai famosa profezia di Bendandi, smentita da sempre da chi ne cura le carte, non si è avverata. Ma più che di Bendandi era la profezia del web, la psicosi del web.
Però qualcosa è successo. Non si deve per forza fare i San Tommaso ad oltranza, la terra ha tremato veramente. E non solo in Italia, anche in Spagna.
L’Etna sputa felice la sua lava da ieri notte, alleggerendo la pressione che, dall’interno della Terra, premeva brutalmente verso la superficie. Fumo, lapilli, cenere testimoniano lo stato instabile, in questo momento, della crosta terrestre. Alcuni terremoti, in Calabria e Sicilia, hanno preceduto l’eruzione, secondo i normali schemi di natura. 
Poco dopo, in Spagna, il sisma più violento dal 1956 ha fatto 8 vittime e centinaia di feriti. A Lorca si sono vissute ore di paura, con gli edifici che in pochi secondi sono crollati come castelli di sabbia.
Sarà tutto un caso? E’ davvero possibile che nella giornata indicata come foriera di eventi drammatici per cause naturali ci siano effettivamente stati episodi rilevanti?
Chi ha messo in giro la teoria dell’11 Maggio? Perché è stato ribadito mille volte che Bendandi non centra. Come si è diffusa la notizia e la susseguente paura? Ma soprattutto, cosa c’è di vero?
Io ironizzavo l’atro giorno sulla sorte di Roma, ma non credo alle coincidenze. La teoria sismologica dello scienziato Bendi si basava sulle influenze planetarie, ed effettivamente nei nostri cieli adesso ci sono combinazioni interessanti: Marte, Mercurio, Venere, Urano e l'allineamento di Giove in opposizione con Saturno, pianeta che al pari di Giove è molto voluminoso, hanno davvero creato un’attrazione gravitazionale in grado di generare terremoti ed eruzioni?  La cometa Elenin, che si sta rapidamente avvicinando a noi, sta giocando un ruolo sul magnetismo terrestre? I prossimi allineamenti della cometa tra Sole e Terra avverranno il 27 settembre 2011 e il 23 novembre 2011, e visto che nelle date precedenti, del 27 febbraio 2010 e dell’11 Marzo 2011 ci sono stati i terremoti di Cile e Giappone, si può supporre che qualcosa accadrà. In questo caso la superstizione, le profezie non c’entrano, è la scienza a parlare.  E Nibiru, il decimo pianeta, che fine ha fatto? Esiste davvero? Non lo so, ma chi invece  ne è certo sostiene che la sua influenza, unita a quella degli altri pianeti, porterà le ormai famose devastazioni del 2012. O se preferite chiamatela fine del mondo. Su questo ho seri dubbi, ma lo cito per onor di cronaca. Una cosa strana è che Google nasconde i dati delle mappe stellari, nelle immediate vicinanze della cometa, come  confermato da Agentia.org nella pubblicazione di materiale contente i dati sul Elenin, che molti ricollegano ad Hercolubus, ovvero il pianeta Nibiru. L’Agenzia spaziale cinese ha diffuso la  notizia di un oggetto non identificato presente nella coda di Elenin,  un “cluster”,  un ammasso globulare, o forse un’astronave aliena. Così lo ha definito Sergio Toscano, direttore per le missioni sulle ricerche astronomiche, quando nel dicembre scorso il caso è stato portato al pubblico dal Daily Chronicle e confermato da Rosie Redfiel, il nuovo direttore del Programma di Astrobiologia della Nasa. Nel frattempo i Russi sono in agitazione per l’allineamento del 1 Giugno, che avverrà sopra le loro teste, tanto che hanno deciso di aumentare il numero di ricoveri nelle basi sotterranee nucleari, di altri 5.000 posti e con un piano di emergenza che è stato presentato al Pirmo Ministro Russo Dmitri Medvedev. Questa si chiama paura, ma quanto fondata? Chi sa veramente quello che succederà?
Insomma, un gran calderone di informazioni, comportamenti strani, parziali conferme e smentite.
Intanto la terra trema, e molta gente con lei.
Io fino al 21-12-2012, per non sapere né leggere né scrivere, vedrò di godermela al massimo!

L'Enel allunga mani di devastazione sulla Patagonia



Ci sono post che mi sgorgano dal cuore come un fiume in piena, reazioni istintive che mi fanno formicolare la pelle come se mi fossi scottate sotto un sole iroso. Mi crescere dentro quella voglia di gridare Mabasta, mista ad una nausea crescente di sdegno e ribellione. Perché ti incazzi così, direte voi? Beh sapete tutti che io sono anche una fotografa naturalista, e che ho visto una bella fetta di mondo da dietro un grandangolo. Un po’ di anni fa ho fissato in immagini e memoria un luogo meraviglioso, con foreste incantate, mai toccate dall’uomo.
La Patagonia.
E’ arrivato l’annuncio che la Patagonia Cilena verrà deturpata da 6 dighe nei prossimi 12 anni. Diventerà un cantiere a cielo aperto, per sfruttare la forza dei fiumi nella produzione di energia elettrica. E l’Enel fa parte della cordata di ladri che ruberanno per sempre al mondo un Paradiso naturale. 5600 ettari di foreste distrutti,  6 mila torri alte 70 metri per la trasmissione dell’energia. 

Il Cile ha bisogno di sostenere la sua rapida crescita, ma questa crescita è davvero più importante della loro stessa Terra? Impossibile non prevedere un impatto rovinoso sul turismo. Chi ha voglia di andare a vedere una Terra del Fuoco cablata come il centro di Manhattan? Il senso di mistero, di magia, di primordiale eredità svanirà a colpi di megawatt.
Ci sono animali a forte rischio estinzione in Patagonia: che ne sarà del leone di montagna, lo schivo coguaro? E il condor continuerà a passare o resterà fulminato dai fili elettrici che non ha mai conosciuto in migliaia e migliaia di anni di esistenza? Il guanaco soffrirà di energia statica? Col pelo ispido tutto all’insù? E i leoni di mare, le balene, le orche non risentiranno della massiccia dose di frequenze estranee che incideranno sulla loro percezione dei campi magnetici, mettendo in pericolo il loro senso dell’orientamento?  Chi vorrà fare foto al Rio Salto, con una gigantesca diga sullo sfondo?
La ditta HydroAysen cerca di convincere i locali con somme di denaro, per sostenere le piccole comunità che, guarda caso, sorgono proprio in mezzo alle zone interessate dal progetto di devastazione. Ma i cileni non ci stanno, il 61% di loro ha detto di non volere la realizzazione delle dighe e delle torri. Sarà la Commissione Ambiente Nazionale a decidere sulla definitiva fattibilità, e speriamo che le mazzette non raggiungano anche loro.

In Cile tira un vento che ti porta via, ci sono deserti al nord dove si potrebbero mettere campi di pannelli solari, quindi perché rovinare ben 5 parchi nazionali? E l’Enel? Fare schifezze qui da noi non basta, bisogna andare a incasinare anche all’estero.
Schifo e vergogna.
Guardate un po’ le foto di cosa vogliono deturpare!
Mi auguro di cuore che qualcuno dica no.

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