lunedì 31 gennaio 2011

OH, A PROPOSITO, SEI LICENZIATO!


Questo post, miei cari lettori, è su commissione.
Una di voi mi ha raccontato quello che le è successo al lavoro, e mi ha chiesto di scrivere un bel MaBasta per lei.
Detto fatto.
Genova, sede di una ditta che, come molte in Italia, si avvale di lavoratori esterni, consulenti dipendenti da altre società che prestano servizio dislocati sul territorio.
In questi ultimi mesi di crisi chiari di luna, venti di tempesta e prospettive di cassa integrazione.
Insomma, una situazione ormai fin troppo normale. C’è puzza di licenziamenti. 
E questo, purtroppo, i dipendenti della ditta in questione lo sapevano.
Quello che non immaginavano sarebbero stati i modi e i tempi delle notifiche.
Vi ricordate il 24 Dicembre di quest’anno? Sì sì, proprio la Vigilia di Natale, bravi.
Alle ore 17 alcuni fortunati lavoratori sono stati chiamati nell’ufficio del direttore per i consueti auguri e la consegna del pacco natalizio. Solo inteso nel senso di bidone, fregatura massima, licenziamento in tronco con palline e lucine colorate.
 E nel presepe, al posto del bue e dell’asinello, le statuine di due bei pezzi di merda. Il presidente della società e il direttore del personale.
Non paghi di aver trasformato il Natale in un incubo per diverse famiglie, i geni del licenziamento si sono dati da fare per inventarsi qualcosa di più creativo.
Così Venerdì scorso hanno deciso che quei consulenti erano davvero di troppo, cosa fare per lasciarli a  casa?
Ma certo, disabilitiamogli il badge, così lunedì mattina non riusciranno ad entrare in sede e fine del lavoro!
Roba da fantascienza.
Il responsabile della ditta che fornisce il personale esterno ha almeno avuto la decenza di non accettare questo simpatico modo di far sapere ai dipendenti di aver perso il lavoro e si è degnato di avvisare per telefono, alle ore 20, che da oggi, Lunedì,  non ci sarebbe più stata alcuna commessa, e che avrebbero dovuto tutti marcarsi ferie fino a quando arriverà un nuovo contratto.
Che potrebbe voler dire domani come mai, nell’Italia delle mille possibilità.
Quindi non ditemi che qui un bel MaBasta non ci stia bene.
Per non parlare di un corale MaVaffanculo!
Ma in fondo a chi importa della gente normale? A chi importa della quotidianità di tutti noi?
Cosa fanno gli organi che dovrebbero tutelare i lavoratori?
Forse, anche loro, fanno festa con Berlusconi.
Come e con chi non vogliamo saperlo!

4 commenti:

  1. Riesco a immaginarmele benissimo, 2 cacchine informi lì nel presepe ad impestare l'aria. Una delle due ha un vistoso e mefitico sigaro che pende da un buchino che dovrebbe essere la bocca ma che, vista la materia prima, potrebbe anche essere qualcos'altro.

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  2. Falli venire da me...mi occupo proprio di diritto del lavoro...magari si può fare qualcosa...
    Ciao.
    Christian

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