"Continua l'inspiegabile moria di uccelli in tutto il mondo, che sta provocando molteplici reazioni. Gli uccelli sono da sempre considerati le sentinelle dello stato di salute del pianeta. Comunque gli esperti sostengono che non ci sia nulla di cui preoccuparsi!"
Insomma, va tutto bene. Va sempre tutto bene! Ieri sera al telegiornale hanno buttato lì questa notizia che suonava tanto come un ok non possiamo negarlo ma vi teniamo buoni minimizzando! E' così che funziona il nostro paese.
Non ci dicono che sono morti centinaia di migliaia di uccelli e milioni di pesci. Pesci ritrovati senza occhi e uccelli con gli organi liquefatti. No no, non ce lo dicono.
Sono stati i fuochi artificiali, e certo.
Ma i pesci? Temperature troppo basse. E gli occhi?
E i 40.000 granchi morti in Inghilterra? La neve ha raffreddato l'acqua.
Prendiamone atto: si sono suicidati! Appartenevano tutti a qualche setta fanatica che sostiene le teorie catastrofistiche del 2012 e si sono portati avanti col lavoro.
Ovviamente le ipotesi si sprecano su internet, cospirazioni, esperimenti, armi chimiche selettive.
Non si sa a cosa credere.
Guardando questi dati però non si può far finta di niente.
Ancor prima che i canarini venissero introdotti nelle miniere per avvisare i minatori della presenza di gas tossici gli uccelli ci hanno sempre dato il segnale del deterioramento dell’ambiente e della terra.
Nel mondo più di 1200 specie di uccelli su 9800 sono a rischio di estinzione. Una su otto. La distruzione e il degrado dei loro habitat naturali è il pericolo numero uno che minaccia l’87% di queste vulnerabili creature.
Ogni anno 13 milioni di ettari di foresta vengono distrutti, aree grosse come la Grecia! Il più grave declino nella popolazione aviaria degli ultimi anni si sta registrando in Asia per la rapida distruzione delle foreste del Borneo e Sumatra. Lì tre su quattro razze di uccelli stanno per estinguersi visto che la foresta dal 2000 si è ridotta del 40%. Senza una immediata inversione di marcia entro dieci anni ci sarà la deforestazione completa, dovuta anche alla trasformazione in piantagioni di palme, che danno olio e mercato.
In Indonesia, sono ben 118 le specie in estinzione, tra cui moltissimi pappagalli. In Brasile sono 115, visto che l’Amazzonia e il cerrado vengono distrutti per costruire nuove fattorie per la produzione in larga scala di soia. Si stima che almeno 150 razze di uccelli siano già completamente scomparse, a cause anche dell’eccessiva caccia. Entro il 2050 un terzo degli animali e delle piante del mondo sarà estinto a causa dei cambiamenti climatici, dato che la temperatura globale del pianeta si è alzata di 0.6 gradi Celsius, portando grossi cambiamenti nelle migrazioni, negli accoppiamenti e nelle abitudini alimentari degli animali. 10 delle 17 specie di pinguini del mondo sono gravemente in pericolo per l’aumento della temperatura ai poli.
L’uomo è la causa di tutto questo: con le reti da pesca che uccidono gli albatross e i cavi elettrici che fulminano gli uccelli. Con la caccia senza limite e il veleno sui davanzali. Con le granaglie geneticamente modificate che portano malattie che tutti poi temono.
Ma se gli uccelli diminuiranno fino a scomparire allora saremo tutti nei guai, perché dovremo supplire ai servizi che loro offrono: l’impollinazione dei fiori, la dispersione dei semi, la regolamentazione della sovrapopolazione di roditori e insetti che affliggono i campi. Insomma, una rondine non fa primavera, ma chi vuole avere primavere senza più rondini?
Oggi ho letto un articolo sulla versione on-line del Time che parlava di un'estesa e inspiegabile moria di polipi in Portogallo.
RispondiEliminaTutto il mondo animale sta soffrendo...e noi non lo ascoltiamo :(
What Is Killing Portugal's Octopuses?
http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1951644,00.html