Cari i miei lettori, ieri sera ho fatto qualcosa che non faccio mai, e ci sarà un motivo no? Eppure mi sono lasciata fregare, pentendomene amaramente. Ho guardato alla tv un talk show. Essendo stata in campagna 15 giorni senza accendere mai la televisione se non per guardare Biancaneve, credevo di non aver capito bene quando ho sentito Barbara D’Urso dire che dopo la pubblicità avrebbero discusso del calendario di Avetrana.
Mi sembrava una cosa talmente inverosimile che ho posato il telecomando e mi sono messa in ascolto. La follia. Parte un video in cui si racconta come è nata l’idea del calendario e di come sia stato criticato. Alla presentazione ufficiale un certo Pinco Pallino ex cronista e bla bla bla. Di ritorno in studio ecco entrare l’ex cronista a difendersi dalle accuse di aver sfruttato una tragedia come quella della ragazza uccisa per rilanciare la sua popolarità appannata. Il cronista non sa mettere due parole di fila, e continua a ripetere la stessa frase che evidentemente si era preparato a casa davanti allo specchio del bagno. Il ragazzo è belloccio, non c’è che dire, e mentre farfuglia in una lingua simile all’italiano, mi cade un occhio sulla scritta che appare in sovraimpressione. Così scopro che la lectior facilior ha preso il controllo del mio cervello e che l’ex cronista è in realtà un ex tronista. Una scarica elettrica allora parte attraverso la mia rete neuronale. A velocità fulminea attraversa le mie anse cerebrali fino ad un punto buio e recondito delle memoria, dove tengo uno scatolone ammuffito ed impolverato con su scritto: inutile. Aprendo il coperchio e frugando supersonica ecco riaffiorare l’informazione mancante: si tratta di uno di quei deficienti che vanno ad Uomini e Donne, la trasmissione della De Filippi. Spengo la luce dello sgabuzzino dei ricordi superflui e sbatto la porta per far scivolar via qualche ragnatela, convinta che tanto, per un bel pezzo, da quelle parti non sarei più capitata. Nel frattempo sullo schermo impazza la tempesta. C’è un tizio che grida costantemente, e insulta tutti. Busi dice qualche parolaccia a vanvera, Cecchi Paone spara sentenze credendo che la sua macchina del tempo si sia trasformata in macchina della verità, e la D’Urso, muta, osserva. Ora, io ci sento benissimo, e tengo il volume del televisore ad un livello medio basso. In più, tenendo conto che è passata mezzanotte, non mi sembra proprio il caso di svegliare il condominio con le urla dello spettacolo. E poi entrano loro: due bionde chimiche sculettanti, due troioni da sbarco, due zoccolone che Moana era una vergine e Cicciolina sana di mente. C’è una loro foto sul calendario, loro, le due Pupe. E qui ho ceduto. Chi??? Con sdegno rilancio il messo neuronale nello stanzino, e con sorpresa, coadiuvata da un rvm mandato in onda contemporaneamente, scopro di sapere che sono le protagoniste della Pupa e il Secchione. Fortunatissima trasmissione per cerebrolesi! Ah beh, personaggi di spicco. Non posso fare a meno di notare l’espressione vuota di una delle due, quella con le labbra di vetroresina e le tette all’elio. Fissa la telecamera con la bocca semiaperta, per ossigenare, forse, quel che resta del suo povero cervello atrofizzato, totalmente vacua, persa in un universo senza senso. La sua amica grida: non ci sono vip di serie a e serie b, no no. Chi??? Mi chiedo di nuovo. I cani, poveri cani di Avetrana. Noi mai avremmo sfruttato la povera Sarah Scazzi, giammai. Insulti, urla. Busi racconta cosa ha imparato dal calendario del frate indovino: le lune, quando seminare, quando farsi una sega al solleone: ah no, questo non c’era, dice ridendo. MA BASTA!!! Schiaccio muto. E fissando sconvolta lo schermo ecco che un sorriso stupito mi è spuntato sulle labbra, osservando, senza audio, quelle buffe figurine che agitavano le braccia paonazze in volto, emettendo un ronzio, un po’ sordo un po’ acuto, di mosche impazzite che cozzano contro il muro invisibile dell’ignoranza.
Laura anche io sono rimasta senza parole....non c'è più un limite, dovrebbero solo vergognarsi....che pena....
RispondiEliminaDany
complimenti per la finale...
RispondiElimina