giovedì 21 aprile 2011

Pass invalidi ai calciatori del Bologna, ma bravi furboni

Marco Di Vaio, capitano del Bologna, è stato ascoltato oggi in procura sulla vicenda dei pass per invalidi collegati alle macchine di 8 calciatori della sua squadra. Ed ha detto ai giornalisti che secondo lui la storia si sgonfierà presto, perchè ci sono problemi molto più gravi di quello.
Il problema, caro Marco, è che grazie alla sfiga di una impiegata del Bologna, realmente disabile, hai potuto vagabondare per le strade delle città a traffico limitato, parcheggiare dove cavolo volevi e godertela alla faccia degli automobilisti comuni. Tu ed altri 7 come te.
La vicenda riguarda l'assegnazione di un permesso per disabili collegato ad 8 targhe appartenenti alle auto dei giocatori. Ogni disabile può richiedere fino a 10 targhe, perchè può essere così accompagnato da diverse auto. La signora Marilena Molinari, che lavora per la squadra, le  ha richieste per i calciatori, così, per accompagnarli a fare compere, per andare a prendere la raccomandata, per vedere quanti milioni ci sono sul loro conto in banca. Questa santa donna, dicono gli atleti furboni, li aiuta a trovare casa in affitto, a sistemarsi appena arrivano in città come neo acquisti della squadra, insomma fa loro da balia a quattro ruote. Ed è così premurosa da garantir loro quel piccolo beneficio del pass handicappati, che pare una sciocchezza, ma è una truffa.
La società che li rilascia è già nei guai perchè si è scoperto che vendeva i pass a 250 euro, a chiunque li richiedesse! Ah bravi. Ma si sa, l'Italia è il paese dei falsi invalidi, ogni giorno c'è qualcuno che se ne inventa una per sgraffignare pensioni, aiuti e quant'altro. In questo caso la circolazione a babbo nella zona T di Bologna.
Per il momento i calciatori non sono indagati, ma se dovesse emergere che in realtà si tratta di una sorta di benefit aziendale verranno inquisiti. Così, se la giustizia li prenderà a mazzate nelle ginocchia magari disabili lo diventano per davvero.

1 commento:

  1. Questa non la tollero. Ho un amico paraplegico e sa solo lui le difficoltà e le umiliazioni che deve sopportare. Ma poi non dovrebbe il titolare del permesso ad essere accompagnato e non viceversa? ITALIA svegliatiiiiii!!!!

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