mercoledì 13 aprile 2011

Atti di ordinario razzismo

Cari amici, ringrazio uno dei lettori di mabasta per questa segnalazione. 
Oggi sulla linea dell'autobus 18, alla fermata di Genova Piazza Martinez, una giovane sud americana è salita dalla porta centrale invece che da quelle apposite davanti o dietro. Ha distrattamente scontrato un signore anziano e a quel punto è scattata l'ordinaria follia, o meglio, l'ordinario razzismo. Il vecchietto ha cominciato a urlare come un ossesso, con la vena che gli pulsava nel collo, gridando contro la maleducazione, l'impertinenza e le regole da rispettare. Insomma, non si sale dal centro e per sottolineare il concetto ha mollato uno schiaffone in faccia alla ragazza. Dopo il primo attimo di smarrimento l'extracomunitaria ha reagito, inveendo contro il pazzo, e a quel punto si è intromessa anche la figlia di mani che bruciano, che si è parata di fronte alla straniera con la mano alzata, pronta a mollarle un'altra pizza. 
A quel punto chi assisteva impietrito alla scena è intervenuto a calmare le acque, con la ragazza in lacrime che piangeva perchè nessuno l'aveva difesa prima e perchè si era beccata uno schiaffo solo per il fatto di non essere italiana. Possiamo darle torto? Possiamo attribuire all'Alzheimer soltanto la reazione del vecchio? E la figlia allora, che voleva finire quello che il padre aveva iniziato? Se fosse stata italiana l'avrebbero picchiata lo stesso? Penso di no. E il fatto che sia salita dal centro era solo un pretesto per far esplodere la pentola a pressione di odio e rancore che covava nel petto di quella gente marcia, anche perchè, onestamente, alzi la mano chi non è mai saltato a bordo di un autobus dalle porte di discesa, soprattutto quando è pieno come un uovo? Razzismo, è solo questo. Intolleranza, esasperazione per condizioni di vita difficili per tutti. Ma non è una giustificazione. In fondo alla ragazza sudamericana è andata quasi bene, visto che in questi giorni a Genova si mettono le bombe nei centri accoglienza. Per fortuna ancora vuoti. 
Forse il problema immigrazione avrebbe bisogno di essere gestito diversamente, perchè la gente non ne può più.
Mabasta quindi, per i razzisti e per il malgoverno.

3 commenti:

  1. condivido. dovremmo mettere un punto e rincominciare. purtroppo la situazione ha preso una via di non ritorno. che Dio ci assista!

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  2. Sono d'accordo quasi su tutto compreso il pretesto per poter sfogare la propria rabbia.
    Io, comunque, alzo la mano. Non sono mai entrato dalla porta centrale ed il conducente dell'autobus non mi ha mai chiuso la porta in faccia perché salivo da davanti o da dietro.
    Sono sempre riuscito a salire anche quando c'era ressa. E' bastato aspettare 30 secondi di più.
    Per dirla tutta molte volte mi sono trovato a non riuscire a scendere dall'autobus perché la gente continuava a salire dal centro, e nemmeno questo è corretto.
    Diverse volte mi sono anche incazzato perché qualcuno pretendeva di salire dal centro mentre dovevo scendere ed io non sopporto la prepotenza, ergo... tu sali davanti o dietro e non mi rompi le palle perché devo scendere. Dal centro non si sale, punto e basta. Si rompe le scatole a chi deve scendere facendo (90 volte su cento) i furbetti perché non si ha voglia di attraversare l'autobus sino alla porta di uscita.
    Concepisco solo un'eccezione in questo caso: la persona anziana o il disabile che ha problemi a deambulare

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  3. Bell'intervento in merito, anche se penso che gente del genere se la prende con chiunque, non solo con gli extra-comunitari, ma anche con i "giovani d'oggi" che non hanno più rispetto, insomma ogni pretesto è buono per avercela con i diversi da te . . .

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