giovedì 27 gennaio 2011

LA MEMORIA E L’IPOCRISIA

Oggi è la giornata della memoria. Si ricorda l’olocausto, la shoah, i 6 milioni di Ebrei sterminati dalla follia del Terzo reich.
Qualcosa da tramandare per non commettere gli stessi errori in futuro, da non mandare nell’oblio perché il passato ci insegni la via verso la pace e la fratellanza tra tutte le razze.
Sui Social Network oggi sono comparsi migliaia di post “per non dimenticare”, “mai più” e gruppi contro Auschwitz su cui cliccare mi piace. E la gente clicca.
Ma vorrei poter fare un paio di domandine a queste persone, a chi vuol mettere ben evidenza sui propri profili internet che lui si dissocia dalla barbarie: ma hai una vaga idea di cosa sia successo veramente? Sai perché hanno scelto il 27 Gennaio come data simbolo? Conosci i nomi dei campi di concentramento oltre ai due più famosi? E sai quanti sono stati i non ebrei a morire? Omosessuali, handicappati, Rom, Zingari e chiunque si trovasse nel posto sbagliato nel momento sbagliato?
Vorrei proprio sapere quanti siano in grado di dare le risposte. Eppure condividono, linkano, pubblicano e fanno Mi Piace.
Ipocriti.
Imparare, non dimenticare, eppure ci si sputa in faccia continuamente, ci si ammazza lo stesso. In numeri più piccoli, ma più spesso. E facendo le somme si superano di gran lunga i 6 milioni. A qualcuno importa dei Ruandesi? Dei Vietnamiti? Degli ex jugoslavi? Dei Centrafricani, Congolesi, Ugandesi?
Massacrati per politica, anche se non in una camera a gas.
Perché per loro non c’è un giorno della memoria?
Perché solo per gli Ebrei?
E io mi domando: cosa ne pensano loro, i diretti interessati, i discendenti delle vittime dell’Olocausto, quel popolo prediletto che non conosce pace?
Non gli bastavano i campi di concentramento per dare l’esempio al mondo? Per dimostrare di essere la razza che sa perdonare e vivere in armonia? No.
Perché già dal 1948 hanno iniziato ad ammazzarsi tra di loro, a versare altro sangue fraterno, dal conflitto Arabo-Israeliano e la creazione dello stato di Israele.
Quanti morti per Gaza? E in Palestina? Non sono forse tutti ebrei? Nipoti di quelli morti per la follia umana? Non sono forse folli anche loro, che nel 2011 ancora non sono riusciti a mettersi d’accordo su qualche striscia di pietra brulla da chiamare casa?
Non sono stufi di ammazzarsi ed essere ammazzati, gli ebrei?
Celebriamo, da bravi, il giorno della memoria, ma che non sia una memoria parziale!
Guardate le foto: notate differenze col 1945? Io no

5 commenti:

  1. Ciao Laura, intanto ti saluto...è una vita che non ci vediamo / sentiamo, ma grazie a FB riesco ad avere traccia del tuo lavoro...ti invidio un casino...io sono sempre preso tra scartoffie e codici...
    Ho letto il tuo post e posso capire lo sfogo, soprattutto riguardo alla superficialità di certe "condivisioni", specie sui social network.
    Inutile dire che saprei rispondere a diverse domande che tu poni, perchè appassionato di storia e di politica...
    Quello che non condivido però sono le tue conclusioni: il problema è che la storia la scrivono sempre i vincitori e che, probabilmente dei "perdenti" (specie quelli che tu citi) non gliene frega niente a nessuno (pensa solo al genocidio degli Armeni, a momenti Francia e Turchia interrompono le relazioni diplomatiche...). Questo non vuol dire che lo sterminio degli ebrei non vada in qualche modo ricordato (sarebbe bello istituire una "giornata della memoria" globale...), così come non condivido (per via del retrogusto antisemita che mi resta in bocca) le conclusioni del tuo post.
    Purtroppo Israele, che è uno stato sovrano, i cui abitanti non sono solo ebrei, compie quotidiani crimini contro l'umanità, che andrebbero in qualche modo puniti da una comunità internazionale più incisiva, ma tantissimi intellettuali ebrei (e perfino qualche politico, ricordi che fine ha fatto Rabin?) la pensano diversamente, rinnegando il classico ed infame "right or wrong, my country!": pensa solo a Primo Levi, che ha scritto che gli ebrei di oggi sono i palestinesi...
    Il tema che poni è molto più profondo di come lo concludi...ci vorrebbe più tempo per discuterne...
    Ti saluto caramente e spero di vederti presto...magari ad una tua mostra.
    Christian

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  2. Caro Christian, grazie per il tuo commento, l'ho molto apprezzato. Ti rispondo per capire meglio alcune cose che hai detto: gusto antisemita? Hai avuto questa impressione? Che volessi condannare gli ebrei perchè ancora non sono arrivati a vivere in pace fra di loro? Mi sembra un po' esagerato. E ti assicuro che non era quello il significato, ma a volte non è importante quello che si dice ma quello che gli altri capiscono. Volevo solo sottolineare che il giorno della memoria non dovrebbe riguardare solo gli ebrei, anche se nel contesto della Shoah sono stati i più colpiti. E che, comunque, la storia non insegna mai: continuamo a ripetere gli errori del passato perchè certe cose sono insite nella natura umana, e gli stessi ebrei, vittime indiscusse, non hanno imparato dall'olocausto più degli altri, visto che ancora si ammazzano tra di loro. Non è un commento antisemita, ma un dato di fatto. Non si osanna o condanna nè l'una n'è l'altra parte, non c'è giudizio politico nel post, solo si chiede di riflettere, di aprire gli occhi e allargare un po' i propri orizzonti, perchè per cambiare le cose non basta un clic su internet!
    Spero anch'io di rivederti presto, tu sei uno di quelli che vedono lontano! A presto

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  3. Sono d'accordo con te...alla fine della faccenda penso che vediamo la cosa più o meno allo stesso modo, anche se da punti di vista diversi: il problema è che, prima di parlare (e di cliccare "mi piace" etc.) bisognerebbe sapere di cosa si sta parlando...
    Purtroppo invece, vuoi per mancanza di tempo, vuoi, più spesso per superficialità o convenienza, ci si appiattisce sulle definizioni e su questo hai perfettamente ragione: MA BASTA!!! :-)))
    L'idea della "Giornata delle Memorie" potrebbe essere un tema per un disegno di legge d'iniziativa popolare...magari ci studio un po'...
    Cambiando tema...ho visto che hai scritto un libro...non lo sapevo...si trova in libreria oppure si può comprare solo online? Ciao

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  4. Ahi, tasto dolente! La pubblicazione di quel libro è stata travagliata, purtroppo ai limiti della truffa, un mabasta già in cantiere. Ovviamente non si trova in libreria, solo su internet, ibs, il sito della casa editrice o cliccando sulla foto a destra, sotto il mio profilo! La storia è di stampo esoterico metafisico! Nel frattempo ho scritto un romanzo, diciamo alla Dan brown, ma molto più bello ;), e sono in attesa di una risposta da una casa editrice di cui non faccio il nome per scaramanzia!
    Grazie per i tuoi commenti, ciao ciao

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  5. Bella storia! C'è stato un periodo in cui mi sono appassionato a quei temi: Rennes-Le-Chateau, Santo Graal etc...poi mi è un po' passata, ma sono storie davvero affascinanti...
    Vabbè, incrocio le dita per te...speriamo...
    Ciao.

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