domenica 12 febbraio 2012

Whitney Houston, morta di fama

Un'altra diva che se ne va, persa sotto il peso della fama e della notorietà. Quel complesso di superpotenza, di poter conquistare il mondo, di essere i migliori ed in fondo i peggiori. Quella incapacità di gestire milioni di dollari che piovono dal cielo, le folle urlanti, gli amici veri e falsi, il lusso ad ogni costo. Quella voce sottile nel cervello che dice non te lo meriti in fondo. Droga, alcool e depressione sono state le note dolenti di Whitney Houston negli ultimi vent'anni. Dentro e fuori dai centri di disintossicazione, fotografata spesso in condizioni pietose. La sua voce, che chiunque riconoscerebbe ad occhi chiusi, è rimasta soffocata dall'abuso di se stessa. Ed ora la sua vita è finita. Tutto secondo il tragico copione che accomuna troppe star della musica e dello spettacolo. Vite borderline con punte di eccellenza e troppi attimi da dimenticare. Whitney è l'ennesima vittima di un mondo di lustrini e tappeti rossi, finto scenario di finte esistenze. C'è chi la compatisce e dice poverina, che peccato. Che spreco. Quella splendida voce. Altri rimbalzano un se l'è voluta, era una tossica piena di soldi. Vere entrambe le cose. resta il fatto che il mondo della musica ha perso una cantante con una voce unica, di quelle che nascono una volta ogni morte di papa. Aspettiamo la prossima, sperando in un destino diverso. Nel frattempo salutiamo Whitney, le sue canzoni e la sua arte non verranno dimenticate

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