giovedì 9 giugno 2011

Rimpatriamo i viados in Brasile!

Cesare Battisti, e i fantasmi delle persone che ha ucciso, restano in Brasile. 
Niente estradizione, perchè i giudici di Brasilia ritengono che l'Italia non abbia alcun diritto di chiedere che un provvedimento dell'ex Presidente Lula venga annullato. Lula infatti aveva concesso l'asilo politico a Battisti, che quindi resta libero .
In Italia piovono le reazioni indignate e si cercano nuovi modi legali per riaprire il caso e riprovare a far marcire Battisti nelle nostre carceri. Dubito però che se ne verrà a capo. A meno che non si trovi un modo efficace per convincere il Brasile.
Io un'ideina ce l'avrei: rimandiamo a casa tutti i viados. Rastrelliamo i viali alberati di notte, i bordi delle superstrade, gli angoli dei vicoli, i bordelli nascosti. Acchiappiamo per le palle le biondone sudamericane, infiliamo parrucche e lustrini sugli aerei militari e scarichiamole al centro di San Paolo, sulle spiagge piene di turisti, sui carri del carnevale di Rio, alle feste dei vari Ronaldo e sotto casa dei giudici. Mandiamo in Brasile quei puttanoni esagerati, a battere a casa loro invece che a casa nostra. A portare malattie ai loro compaesani e non ai nostri. A ballare la samba delle tette finte e degli uccelli nascosti sotto la bandiera verdeoro, e non il tricolore. Vi tenete Battisti? Riprendetevi anche gli avanzi del vostro paese, che tanto, di battone, qui ce n'è d'avanzo.

1 commento:

  1. hai ragione, ma insieme a loro ci dobbiamo mandare i politici italiani, gli ex governatori...altrimenti come fanno? a loro la moglie non serve più.....

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