mercoledì 12 ottobre 2011

Bossi a berlusconi: ti tengo per le palle


"Ti tengo per le palle!"
E' piuttosto evidente, decisamente non subliminale il messaggio che oggi Bossi ha mandato a Berlusconi. Sì perchè credere che il senatore della Lega abbia perso la cognizione del tempo rispondendo alle domande dei giornalisti, e che non si sia accorto che nel frattempo alla Camera si stava votando, è davvero impossibile. Passi che, visti i pochi progressi di Umberto in materia di logopedia, per lui articolare una semplice frase richieda tempo e concentrazione, ma dubito perdita di memoria. E' inverosimile che su una materia importante come il rendiconto di bilancio ci si possa distrarre, scordare di votare. Ma in fondo a lui non interessa recitare veloce veloce sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa, tanto la Lega parla chiaro in sede di scrutinio: o con loro, e alle loro condizioni, oppure niente. Bocciatura, storica bocciatura sul primo articolo, come mai era accaduto. E adesso? Si alza il coro di richiesta dimissioni, e solo i ciechi, i sordi e gli ostinati sembrano non avere capito che ancora un volta sarà la Lega a fare l'ago della bilancia.
Ma sul treno che guida il governo su un binario interrotto c'è anche Tremonti, in prima fila, un po' come il Necker, anche lui ministro delle finanze ai tempi della rivoluzione francese. Dopo le sue dimissioni ci fu la presa della Bastiglia, e la testa del re cadde. Cosa ne sarà ora della testa di Berlusconi?

2 commenti:

  1. Silvio Berlusconi e il suo alleato di coalizione, Umberto Bossi, somigliano sempre di più a Butch Cassidy e Sundance Kid nell’ultima scena del film Western del 1969: feriti, condannati, apparentemente ignari di quanti sono schierati contro di loro.
    Già colpito dalle migliaia di pagine di prove che descrivono in dettaglio la sua presunta familiarità con le prostitute, il Presidente del Consiglio italiano ha subito un colpo ancora più grave il 20 settembre, quando l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato l’Italia, esprimendo seri dubbi sulla capacità del governo di rispondere efficacemente alla crisi della zona euro.
    imputato in tre processi: uno con l’accusa di appropriazione indebita, evasione fiscale e falso in bilancio, uno in cui è accusato di aver pagato una prostituta minorenne e un altro per presunta corruzione. Egli nega tutte le accuse. Il terzo, in cui è accusato di aver corrotto il suo ex consulente legale, David Mills, sembra essere il più preoccupante. Il 19 settembre, i giudici che si occupano del caso hanno snellito la lista dei testimoni, il che rende più probabile che un verdetto sarà raggiunto prima che Berlusconi si salvi, come è accaduto spesso in passato grazie alla prescrizione.
    Questa settimana ci sono stati segni di un possible cambiamento nell’impasse politica. Nel giorno del declassamento del rating, il governo ha perso 5 voti parlamentari, in gran parte perchè alcuni deputati del PdL non sono riusciti a presentarsi. Il giorno stesso Napolitano ha incontrato importanti personaggi politici come se stesse sondando il terreno in previsione di una possibile crisi di governo.

    Un nuovo governo non sarebbe una panacea. Come gli analisti di S&P’s hanno notato, la resistenza alle riforme economiche strutturali di cui l’Italia ha disperatamente bisogno è diffusa tra sindacati, ordini professionali, monopoli consolidati e nel settore pubblico. Abbandonare Berlusconi è un buon inizio. Ma non sarebbe niente di più.

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  2. complimenti per i tuoi post,ti leggoda poco ma condivido il tuo pensiero.

    cristina 69

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