Per Monti, 22 suicidi in meno di quattro mesi non sono gran cosa, se paragonati ai 1276 avvenuti in Grecia. Le sue parole, arrivate alla fine del consiglio dei ministri, dovrebbero farci riflettere, farci capire che questo pseudo governo che ci hanno messo addosso deve finire, che bisogna cambiare completamente la classe politica, epurarla. Perchè a Monti, e tutti quelli come lui, degli italiani non frega assolutamente niente. 22 disperati che si uccidono perchè non possono più pagare gli stipendi, o non ne hanno uno e non arrivano più a fine mese, incapaci di sostenere la propria famiglia, sfamare i figli, per il Presidente del Consiglio sono merda da non considerare. Sono briciole di sacrificio sull'altare della ricostruzione italiana. Sulla graticola della crisi che nessuno sa gestire. Chissà il mese prossimo quanta gente si ammazzerà al momento di pagare le tasse, ma in fondo chissenefrega, intanto non sono parenti di Monti o di tutti i ciarlatani che tengono le chiappe su poltrone foderate di euro. Sono fantasmi sociali lontani dagli occhi del potere, persone senza nome che frugano nei cassonetti o rubano un pezzo di carne al supermercato. Sono miserabili che strisciano nella polvere, eppure, quando si tolgono la vita, viene fuori che un nome ce l'avevano, una faccia, una famiglia. Che avevano un lavoro e non erano parassiti, che non rubavano nè strisciavano nella polvere, ma che prima della crisi avevano amici, una macchina, una vita come tante. Una pensione decorosa magari, che con i tagli è diventata carta straccia. Che erano vicini di casa di qualcuno ed avevano una dignità che non volevano perdere. Chi sarà il prossimo? Qualcuno che conosciamo di persona? Di certo non toccherà ai bei politici, agli uomini della Lega oggi sul palcoscenico della vergogna. Sarà ancora dal calderone della gente comune che la crisi estrarrà la prossima vittima, finchè non ci stuferemo e manderemo all'aria questo cavolo di paese, con le armi in pugno ed il fuoco.
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